La F più famosa del web prepara l’offensiva contro Clubhouse? Live Audio Rooms si presenta come la risposta naturale al servizio creato dalle menti di Paul Davison e Rohan Seth. Andiamo alla scoperta dell’ultima novità di Facebook.

Live Audio Rooms, cos’è l’ultima novità di Facebook?

La risposta a Clubhouse era stata annunciata nell’Aprile scorso ed ore è realtà, anche se solo negli Stati Uniti d’America. Una fase di test per capire cosa cambiare, aggiustare ed aggiungere. In cosa consiste questo “nuovo” servizio? Nasce con le stesse funzioni e finalità del social di Alpha Exploration Co. ovvero la possibilità di registrare conservazioni all’interno di Stanze Virtuali. 

I creatori delle Rooms potranno poi impostare un prezzo (che potrà essere una tantum oppure un abbonamento) per consentire l’accesso alle ‘Live Audio Rooms“. Come detto prima, la funzione è disponibile solo negli USA e la creazione delle stanze è possibile solo per un numero ristretto di personalità pubbliche americane. Le stanze virtuali hanno una capienza pari a 50 persone.

Com’è strutturato?

All’interno della stanza, l’interfaccia si divide in:

  • Parte superiore dello schermo: creatori della stanza, un anello luminoso ci fa capire chi sta parlando in quel momento
  • Parte inferiore ai creatori della stanza: gli altri oratori 
  • Parte inferiore dello schermo: gli ascoltatori

Le funzioni aggiuntive non mancano, ovviamente! Gli utenti potranno: attivare i sottotitoli, condividere nel proprio News Feed o con un post su un gruppo oltre alla possibilità di poter intervenire all’interno della conversazione. Inoltre, sarà possibile usufruire di altre funzionalità atte a dare il nostro sostegno all’organizzatore della stanza dal semplice Mi Piace fino ad arrivare alla donazione vera e propria attraverso lo strumento di monetizzazione delle live streaming passano anche per il sostegno ad una campagna fondi. 

Arriva Facebook Podcast

La sfida non è solo a Clubhouse. Facebook, infatti, nello stesso periodo di test delle Live Audio Rooms lancia il suo “servizio” dedicato ai podcast. Una precisazione, però, è doverosa. Non si tratta di un aggiornamento del servizio in collaborazione con Spotify che permette la riproduzione dei suoi podcast all’interno di Facebook. 

Il player sarà lo stesso ma Facebook Podcast non dipenderà dal servizio di musica in streaming svedese e riguarderà tutti quei podcast mesi online in streaming, con l’ausilio di RSS pubblici, direttamente su Facebook senza quindi l’aiuto di servizi esterni. La funzione, per ora, è disponibile solo per pochi creators americani.