Contraffazione, cattiva informazione ed aumento spropositato dei prezzi sono solo alcune tra le gravi conseguenze che la vendita online di mascherine, in questo momento di emergenza sanitaria mondiale, sta generando.

Per combattere questo fenomeno e tutelare quanto più possibile gli utenti, Facebook, Instagram e Google hanno deciso di vietare, almeno momentaneamente, la presenza degli annunci pubblicitari relativi alle mascherine per uso medico dalle loro piattaforme.

L’impegno di Facebook e Instagram nella lotta contro il Covid

Facebook e Instagram sono stati i primi a bloccare tutte le campagne di sponsorizzazione relative alle mascherine, includendo anche gli annunci dei privati su Marketplace. Rob Leathern, direttore per la gestione dei prodotti di Facebook, ha annunciato questa misura attraverso il suo account twitter, sottolineando l’importanza di questa decisione per evitare che le persone possano sfruttare l’emergenza a scopo di lucro.

Decisione analoga  intrapresa da Instagram e dal suo capo Adam Mosseri, che fa sapere attraverso il suo profilo personale, di essersi attivato contro tutti coloro che sfruttano il Coronavirus e la salute pubblica per trarne guadagno.

Queste iniziative si vanno ad aggiungere a tutte le altre intraprese dai Social per contenere la diffusione di Fake News sul Coronavirus. Infatti su Facebook e Instagram ogni volta che si effettuano ricerche relative all’argomento Covid, si viene immediatamente reindirizzati sui siti delle fonti ufficiali di informazione, come il Ministero della Salute o l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Inoltre, i team delle due piattaforme hanno fatto sapere di essersi attivati nella rimozione di post ingannevoli che riguardano i vari aspetti dell’emergenza sanitaria in corso.

Google e Coronavirus

Anche Google ha deciso di unirsi a Facebook e di bloccare tutti gli annunci pubblicitari relativi alle mascherine.

“Per un eccesso di cautela, abbiamo deciso di vietare temporaneamente tutti gli annunci di maschere mediche per il viso”, ha dichiarato una portavoce dell’azienda alla Cnbc. “Stiamo monitorando attivamente la situazione e continueremo ad agire nel modo necessario per proteggere gli utenti”.

Per eliminarli tutti però, serviranno  alcuni giorni, gli stessi che verranno utilizzati per valutare se sia necessario estendere questa misura agli altri articoli sanitari essenziali durante questa questa epidemia.

Queste nuove misure di contenimento attuate dalle piattaforme, per quanto rigide, sono senz’altro necessarie per impedire truffe e sciacallaggio da parte dei privati. A farne le spese, però, sono le società che operano in maniera legittima, seguendo tutte le normative e le leggi in vigore per la produzione di mascherine, come The Face Mask, un e-commerce che ha da poco lanciato la sua nuova collezione.