Green Marketing

IKEA e la nuova svolta green: “Diamo una seconda vita ai mobili usati”

“Diamo una seconda vita ai mobili usati” questa è la frase che sancisce la nuova svolta green di Ikea, l'azienda svedese più famosa al mondo

“Diamo una seconda vita ai mobili usati” questo è ciò che appare in una delle nuove sezioni del sito di Ikea: una frase che sancisce una nuova svolta green dell’azienda svedese.

“L’economia circolare inizia con una libreria BILLY (o un tavolo INGO, o una sedia NORRARYD). Ogni anno, milioni di mobili usati finiscono in discarica. Per questo abbiamo deciso di rivalutare i mobili usati IKEA e di dar loro il maggior numero di vite possibile”.

Così IKEA ha deciso a vendere pezzi di ricambio per i propri mobili, puntando alla completa circolarità, obiettivo che l’azienda si è posta di raggiungere entro il 2030. 

Ikea dà nuova vita ai mobili usati

Ad anticipare la notizia è stata un’intervista al Financial Times  di Lena Pripp-Kovac, chief sustainability officer per Inter IKEA Group.

Non esiste ancora una data precisa, ma chiunque ne abbia bisogno potrà trovare pezzi di ricambio ufficiali per i mobili IKEA probabilmente già dalla fine del 2021.

Inizialmente questo servizio sarà disponibile solo online, fino ad arrivare pian piano ad una selezione di punti vendita IKEA dove sarà possibile trovare tutti i pezzi di ricambio per rendere la vita di Mobili IKEA più lunga.

Quello che fin ad ora sembrava strano era infatti che un’azienda, che ha da sempre fatto del vendere mobili e accessori per la casa da montare dopo l’acquisto un forte elemento di riconoscimento, non avesse in catalogo dei singoli ricambi con cui i più pratici di bricolage e fai da te potessero sostituire le parti vecchie e usurate, evitando di buttare mobili per il resto ancora in buone condizioni e perfettamente utilizzabili. Uno spreco, quest’ultimo, soprattutto da un punto di vista ambientale, inaccettabile per un’azienda per numerosi altri versi impegnata a promuovere stili di vita più sostenibili.

E così IKEA venderà pezzi di ricambio per i suoi mobili e questo rappresenta un cambiamento davvero epocale. 

BuyBack e Green Friday: ogni mobile merita più di una vita

Grazie al BuyBack, che è stato pubblicizzato anche attraverso uno spot, alcuni negozi IKEA hanno iniziato a riacquistare le vecchie librerie BILLY, uno dei prodotti più apprezzati nel catalogo dell’azienda, in cambio di buoni sconto (50% del prezzo originale) per i clienti. Questo è accaduto all’apertura del primo negozio dell’usato in IKEA Svezia. Il marchio ha trasformato il Black Friday 2020 in un “Green Friday”. In questo modo i clienti hanno avuto l’opportunità di riportare in negozio i vecchi mobili per una valutazione.

A San Giuliano Milanese, ha appena aperto il primo IKEA Circular Hub italiano. Un angolo di occasioni con tantissimi oggetti di seconda mano, riparati e acquistabili a prezzi vantaggiosi. All’interno c’è anche un locale dove i più curiosi potranno imparare a riciclare i mobili. Inoltre è presente anche un angolo dedicato al Learn&Share di buone pratiche per vivere, ogni giorno e nel proprio piccolo, esistenze più sostenibili.

Certo, l’azienda ha ancora molta strada da fare per raggiungere l’obiettivo della piena diffusione della circolarità entro il 2030. C’è molto da lavorare per quanto riguarda le materie prime al momento non ancora totalmente riciclabili.

Il 2020 però è anche l’anno in cui l’azienda ha annunciato che potrà procurarsi il 98% del legno da fonti certificate per ottenere sostenibilità e riciclaggio.

La strategia di marketing di Ikea punta sempre più verso il green

Svolta green a parte, il fatto che IKEA venda parti di mobili può anche essere un tentativo di riposizionamento oltre che una strategia di green marketing. Innegabilmente, infatti, alcuni consumatori considerano i mobili e gli accessori IKEA come prodotti usa e getta.

In questo senso, estendere il ciclo di vita del prodotto dovrebbe aiutare a migliorare l’impressione delle persone sui beni durevoli e la loro consapevolezza di una qualità superiore. Allo stesso scopo, ad esempio, può essere utilizzato anche per limitare la distribuzione e la disponibilità di ogni singolo oggetto nel catalogo. Tuttavia, almeno attualmente, non esiste un tale piano. Questo significa infatti abbandonare gli stessi elementi distintivi nel catalogo IKEA, come la disponibilità dei prezzi e la disponibilità dei pezzi di ricambio. Da un punto di vista economico, i mobili del marchio e gli accessori dovrebbero essere più sostenibili.

Come evidenzia la sezione del sito di Ikea, “per migliorare le nostre case, dobbiamo pensare a come ridurre il nostro impatto sul pianeta. È davvero necessario cambiare un mobile? Possiamo dargli una nuova vita?”.

Queste sono le domande a cui l’azienda svedese sta iniziando a rispondere, in modo pratico, e che spera facciano prese sul loro target, cercando di sensibilizzare i consumatori verso un futuro più sostenibile.

Roberta Michilli

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Roberta Michilli

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