Un mondo da sempre in equilibrio precario rischia di essere spazzato via.

In Italia si pubblicano ogni anno circa 70.000 nuovi libri all’anno, nel primo quadrimestre del 2020 sono state bloccate le uscite e difficilmente potranno essere recuperate.

Quello legato all’editoria è un mercato che conta circa 1500 editori con un giro d’affari di circa 3 miliardi annui.

Il canale di vendita principale (librerie di catena e indipendenti) che rappresenta circa i 2/3 delle vendite globali, è stato chiuso fino a Pasqua con timidissime riaperture in parte della penisola.

Le vendite hanno segnato un calo del 75% in questo periodo, Amazon in primis ha di fatto bloccato le consegne del prodotto cartaceo privilegiando gli e-book.

E ’un universo quello del libro, scandito dalle grandi fiere di settore e da una capillare rete di relazioni Librai/lettori che con passione consigliano le novità e promuovono con iniziative sempre più articolate la lettura.

La fiera del libro di Bologna, unica internazionale, è stata annullata ed a ruota sono saltate Milano Bookcity, Torino, Londra e in forse Francoforte regina per la cessione dei diritti internazionali.

Le presentazioni erano già state vietate all’inizio della pandemia prima della chiusura dei bookstore.

Il governo dovrà inserirlo nelle sue priorità se non vogliamo rassegnarci alle ad aver un futuro di case tristi senza più la presenza degli amati libri .

La tecnologia ha già generato una pesante perdita cognitiva, il passaggio dalla carta allo schermo del nostro device produce una caduta del processo di memorizzazione.

A causa del Covid-19, uno degli scrittori più amati del mondo Luis Sepulveda è recentemente venuto a mancare.  L’editoria ha subito una grave perdita e a tutti mancherà il suo modo leggero di raccontare la vita attraverso le favole per ogni età.