Quella dell’influencer è una professione che si sta radicando sempre di più all’interno della nostra società; ogni giorno sono sempre di più le figure che, attraverso dei profili social, entrano a far parte della nostra vita e della nostra quotidianità. Proprio per questo, l’Influencer Marketing è un settore in continua espansione, ma quali sono i suoi numeri reali?

Sono più di 600 i professionisti del settore, suddivisi tra marketer ed esponenti di brand, ad essere stati scelti ed intervistati per l’edizione 2020 del report Brand & Marketer di ONIM (Osservatorio Nazionale Influencer Marketing) che ha reso note alcune cifre che ci fanno intuire la portata di questo fenomeno in termini economici e sociali. 

Influencer marketing, qual è il suo andamento?

Il primo dato ad emergere, rende estremamente chiaro come l’Influencer Marketing continui esponenzialmente la sua crescita, sia in termini di utilizzo da parte dei brand che, soprattutto, in termini di soddisfazione personale per quanto riguarda gli influencer prescelti per attuare le campagne pubblicitarie più disparate.

Il 79,99% degli intervistati si dichiara da soddisfatto ad ampiamente soddisfatto, con un incremento anno su anno del 12,77%. Cresce, inoltre, il numero di aziende che utilizzano in modo più costante e consapevole i progetti di IM. Il 14,9% di quelle consultate ha attivato oltre 10 progetti negli scorsi 12 mesi.

Per il 23,88% degli intervistati risultano sempre più rilevanti gli obiettivi “complessi”. Questi obiettivi sono quelli legati a concetti chiave come reputation e community , ma anche quelli, seppur limitatamente, connessi alla conversione, ancora complessi da gestire, ma in futuro sempre più fondamentali al fine di giustificare le aspettative e i budget degli investimenti nell’IM.

I canali delle campagne di Influencer marketing

Come volevasi dimostrare, Instagram si conferma il canale principale per le campagne di Influencer marketing, centrale per utilizzo e attitudine degli utenti ( secondo l’81% degli intervistati che lo usa da “Spesso” a “Molto spesso”). 

YouTube viene, ancora una volta, considerato come punto di riferimento per progetti più “alti”, visti i maggiori costi connessi (il 40% lo utilizza “A volte” contro il 33% del 2019).

Da tenere in considerazione per le campagne di influencer marketing, sono anche le nuove piattaforme come Twitch (il 4% lo utilizza “A volte”) e prima di tutto TikTok (il 10% dichiara di impiegarlo “A volte”) che risulta già essere destinato a crescere, in termini di rilevanza ed utilizzo, nei prossimi anni. 

Continua parallelamente anche la crescita dell’adozione, nella fase di selezione, di strumenti analitici, utili a trovare insight per comprendere in modo più corretto le figure giuste da coinvolgere nei vari progetti. 

Social listening

I tool dedicati all’in passano da 15,1% a 17,06%, mentre gli strumenti di social listening da 18,4% a 20,79%. Restano ancora centrali (seppure in calo), nella fase di outreach, anche i social media e i motori di ricerca, strumenti tecnici, ma non dedicati che passano dal 36,8% al 28,04%. Perdurano anche approcci “offline”, come il passaparola (dal 11,4% al 11,45%). 

I nano-influencer e quelli più rilevanti

A calare drasticamente è l’utilizzo dei nano-influencer , profili al di sotto dei 10.000 follower, che passano dal 24,2% al 16,3% del 2019, non sempre così professionali e difficili da inserire in una campagna di Influencer Marketing, mentre diventano sempre più un elemento chiave i micro- influencer più “alti” che vanno da 30.000 a 50.000, i quali registrano una crescita importante(da 16,9% a 22,25%). Ma l’aumento più considerevole è nel budget investito per la realizzazione di campagna che coinvolgono Influencer più rilevanti: il cluster tra 50.000 e 100.000 follower passa dal 13,7% al 18,7%, mentre quello sopra i 100.000 fa un balzo importante da 9,7% a 13,1%.