Che piacere ordinare e gustare il proprio piatto preferito stando comodamente seduti sul divano di casa!
La consegna a domicilio ha spopolato in molti ambiti, il più diffuso è di certo il food delivery.
Durante questa emergenza sanitaria che ci vede in quarantena da mesi, anche l’asporto può essere un segno di “normalità”.

La concessione del delivery

Dal 27 Aprile 2020, la nuova ordinanza emanata dal Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, dà il via libera, in Campania, al servizio delivery per le attività operanti nel settore gastronomico.
Bar, pizzerie, pub, ristoranti, potranno soddisfare la richiesta, online o telefonica, dei loro clienti, che ormai da mesi sentivano la mancanza dei propri cibi preferiti e non vedevano l’ora di poter riassaporare un briciolo di normalità.

Tutto ha un prezzo!

La ripartenza, però, ha un costo e va di pari passo con l’osservanza delle norme sull’igiene e del piano HACCP.
Al fine di rispettare le linee guida disposte, si dovranno adottare importanti misure sanitarie e si dovrà adeguare l’orario di lavoro alla fascia oraria specifica per ciascuna categoria d’esercizio.

Gli interventi di disinfezione degli ambienti, la sanificazione quotidiana dei mezzi e dei contenitori per il trasporto, l’utilizzo di dispositivi di protezione individuali, le distanze di sicurezza da tenere, implicheranno di certo una spesa per i titolari dei locali.

Le troppe limitazioni, l’incertezza delle fasi successive e la (in)sostenibilità economica hanno fatto sì che l’entusiasmo iniziale di molti si sia affievolito.

Al contempo però, c’è chi considera questa riapertura anticipata offerta dalla Regione come una possibilità per uscire dal lockdown.

Scelte consapevoli


La tutela della società e del lavoratore restano la priorità. Si spera che il ritorno del fattorino in sella alla bici, allo scooter o al volante dell’auto, rappresenti il primo slancio verso la ripresa.
Le decisioni ed i comportamenti assunti oggi siano da monito alla realtà di domani.