La pandemia da Covid-19 ha cambiato le nostre vite, sconvolgendo ritmi lavorativi e rapporti sociali. Cambiamenti che hanno portato all’inevitabile chiusura delle scuole, arrecando non pochi disagi sia agli studenti che agli insegnanti. La didattica quindi si è spostata nelle case, con tablet, pc e smartphone a fare da fulcro. Ciò che era solo una lontana ipotesi , è diventato fondamentale durante l’emergenza. In questo quadro complesso, Google non è rimasta a guardare.
Il colosso di Mountain View ha immediatamente agevolato la fruizione Google Classroom, una suite di programmi e servizi, pensata proprio per agevolare insegnanti e studenti.

Che cos’è Google Classroom?

Google Classroom è una piattaforma che permette di condividere in maniera rapida e sicura contenuti, esercizi, test e questionari in appositi spazi creati dai docenti.

All’interno delle “Stanze” create, è possibile creare un ambiente privato tra insegnanti e studenti, ricreando in forma digitale le mura di un’aula scolastica. La suite chiaramente è stata la più utilizzata durante la pandemia, per la facilità di utilizzo e l’integrazione con tutti gli altri strumenti Google, come Drive, Gmail e quant’altro. E’ possibile infatti accedere alla piattaforma da diversi dispositivi, sincronizzando il proprio account.

Attraverso come notifiche è possibile verificare scadenze sui compiti assegnati, ricevere voti e aggiornamenti su eventuali nuovi contenuti inseriti. Immancabile chiaramente la possibilità di effettuare video-Lezioni.

Google Classroom non nasce certo oggi.

Il progetto è stato lanciato il 6 maggio 2014 per una cerchia ristretta di utenti registrati al programma “G Suite for education”. In una prima fase infatti l’applicazione poteva essere utilizzata solo se registrati al servizio G suite a pagamento.

Tre anni dopo il servizio è diventato gratuito a tutti i possessori di un account Google, dando di fatto la possibilità a tutti di accedere al servizio. Nel 2018 la suite subì un importante aggiornamento che modificò l’interfaccia e permise agli studenti e ai docenti di valutare le nuove funzionalità.

Ad oggi Google Classroom permette una perfetta sincronizzazione con le app dell’ecosistema Google, offrendo una piena compatibilità con Google Drive per l’archiviazione di file, con Gmail per le comunicazioni rapide e con Calendar per sincronizzare impegni e scadenze. Di fondamentale importanza ovviamente la possibilità di creare file con Google Docs e la chat istantanea di Hangout.

Il servizio offre una piena trasparenza per tutti gli utenti coinvolti: gli insegnanti possono gestire varie classi, impostando regole, contenuti e scadenze, mentre gli studenti hanno a disposizione tantissimi programmi per completare i loro assegni giornalieri. Anche i genitori possono controllare lo stato di avanzamento della didattica, con apposite panoramiche che gli insegnanti condividono tramite mail. 

Il sistema di valutazione

Una funzione molto interessante della Suite, è sicuramente quella relativa al feedback di valutazione sugli elaborati. Ci sono diverse modalità di assegnazione dei voti, oltre alla possibilità di seguire passo passo gli studenti inserendo note e correzioni in tempo reale, permettendo agli studenti di capire gli errori, una volta completate i propri compiti.

Ma quali sono le problematiche?

Sebbene le possibilità che offre Google Classroom siano importanti e necessarie, sono sempre da analizzare le problematiche relative alla privacy e alla sicurezza dei dati. La piattaforma ha accesso ai dati sensibili di ragazzi minorenni e sebbene Google ha sempre messo al primo posto la sicurezza di questi dati, restano inevitabilmente dei dubbi sulla gestione e l’archiviazione degli stessi. Un altro tema molto importante è quello legato all’accessibilità. La didattica a distanza deve essere consentita a tutti e non solo a chi ha la possibilità di connessioni veloci, o di strumenti avanzati

Google Classroom ad ogni modo, si è rivelato uno strumento indispensabile per la didattica, offrendo trasparenza, facilità di utilizzo e affidabilità e non abbiamo dubbi che la piattaforma sarà utilizzata anche quando l’emergenza da Covid-19 sarà terminata.