Monumento simbolo della città di Torino, la Mole Antonelliana è stata negli ultimi tempi vestita dalle luci e dai colori di proiezioni allo scopo di promuovere eventi e manifestazioni.
In occasione della festa di San Giovanni, il Santo Patrono della città di Torino, avvenuto lo scorso 23 giugno, uno spettacolo di videoproiezioni ha impreziosito la meravigliosa Mole e continuerà a farlo fino al 20 luglio.
Nel giorno della ricorrenza del Santo è stato preparato un evento trasmesso in diretta tv nazionale e web che ha coinvolto e reso protagonista la Mole Antonelliana, sede del Museo Nazionale del Cinema, con uno spettacolo di 200 droni in sinergia con il gruppo Zebra, compagnia di danza contemporanea diretta dalla coreografa Silvia Gribaudi.
Il videomapping: il cinema direttamente sulla Mole Antonelliana
Oltre all’esibizione di danza, per onorare i 20 anni del Museo Nazionale del Cinema e i rispettivi di Film Commission Torino Piemonte, è stato inscenato un vero e proprio cinema all’aperto grazie alla proiezione direttamente sulla sommità del monumento del corto Bavure, della durata di 20 minuti, realizzato dal famoso regista Donato Sansone.
Un inno al cinema italiano e a quello che più in particolare ha caratterizzato la città di Torino che si conferma a distanza di anni come la città del cinema.
Grazie alla tecnica del videomapping e al sapiente utilizzo di programmi dedicati è stato quindi possibile proiettare direttamente sulla superficie senza deformare l’immagine e incorrere l’inconveniente spiacevole dell’alterazione prospettica.
L’evento festa si è concluso con un meraviglioso spettacolo pirotecnico ma le proiezioni sulla Mole Antonelliana faranno compagnia ai piemontesi e a chi si trova nell’incantevole città di Torino rimanendo permanenti fino al 20 luglio.
Il progetto delle proiezioni sulla Mole Antonelliana si propone come una vera e propria opera d’arte. Entra così a far parte del patrimonio del Museo Nazionale del Cinema rendendo possibile il suo aggiornamento per riproporla successivamente con altre opere di videoproiezioni e mapping.
Credits: ph. Michele D’Ottavio.