L’azienda campana produttrice di farine, Mulino Caputo, ha ottenuto un finanziamento complessivo di 30 milioni di euro grazie a una collaborazione tra Cassa Depositi e Prestiti e Banco BPM. 

Questo sostegno finanziario avrà un duplice scopo: migliorare la qualità dei prodotti dell’azienda e implementare iniziative a favore dell’ambiente e della sostenibilità.

Il primo mulino a energia rinnovabile

Il cuore del progetto è l’edificazione di un nuovo stabilimento, che si estenderà su una superficie di oltre 16.000 metri quadrati e sarà interamente dedicato al confezionamento di farine. Questa struttura innovativa sarà alimentata esclusivamente da energia rinnovabile, grazie all’installazione di pannelli solari su tutta l’area circostante. Un particolare accorgimento è stato dedicato all’orientamento della struttura stessa, progettato per massimizzare l’efficienza energetica. Questa configurazione permetterà di raggiungere un notevole rendimento energetico, pari a 2,5 Gigawatt.

Un ulteriore passo avanti verso la sostenibilità sarà realizzato a Ripalimosani, in provincia di Campobasso, dove sorgerà un moderno mulino. Questa struttura sarà dotata delle più avanzate tecnologie per la macinazione e la conservazione dei cereali. L’implementazione di queste tecnologie all’avanguardia comporterà una notevole riduzione degli spazi utilizzati per le movimentazioni delle merci, con conseguente abbattimento dei consumi energetici che potrebbe arrivare fino al 15%.

Tra sostenibilità e valorizzazione del Made in Italy

Antimo Caputo, Amministratore Delegato di Mulino Caputo, ha espresso l’importanza di avere istituzioni finanziarie come CDP e Banco BPM che supportano l’industria agroalimentare, in particolare nel settore della molitura dei cereali. Questo tipo di sostegno è fondamentale per incentivare gli investimenti sostenibili e green di eccellenze italiane come il Mulino Caputo. Inoltre, sottolinea come tali investimenti possano contribuire a far progredire le aziende nel campo delle tecnologie all’avanguardia e a generare un impatto positivo non solo sul Mezzogiorno, ma sull’intero territorio nazionale.

Ci sono infatti pizzerie in Italia e all’estero che prestano attenzione elevata alla provenienza e alla sostenibilità delle materie prime che utilizzano, cercando prodotti selezionati e di qualità che i clienti potranno apprezzare. All’inizio c’è il grano delle pianure italiane che sono un punto forte dei 120 milioni di euro di export agroalimentare. 

Il primo mulino in Europa a energia green servirà appunto a sostenere lo sviluppo del settore agroalimentare e soprattutto a migliorare la qualità di un prodotto tipico del Made in Italy.