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Rebranding in casa Barilla: il nuovo logo del gruppo

C’è aria di rebranding in casa Barilla ed è tramite un post sui social che il gruppo alimentare annuncia il suo nuovo logo.

C’è aria di rebranding in casa Barilla ed è tramite un post sui social che il gruppo alimentare annuncia il suo nuovo logo.

Dopo quasi 70 anni l’azienda parmigiana ha deciso di cambiare ufficialmente il logo iconico abbandonando il blu e tingendosi di rosso carminio.

L’evoluzione del logo Barilla

Barilla nasce nel 1877 ma la sua prima carta intestata risale al 1908 e il primo vero e proprio logo al 1910.

Decisivi furono gli anni ‘30, anni in cui si passò all’uso puro dei loghi come firma con la sola espressione del nome Barilla, senza aggiunta di elementi decorativi. 

L’aggiunta delle forme fu protagonista dal 1936, che abbinandosi alle scritte fu proposta in vari colori, dall’azzurro al blu, passando per il rosso nel 1948.

Venne sperimentato anche il total black ma il logo iconico, quello che tutti ricordiamo, nasce nel 1956, da un’idea del designer e pubblicitario italiano Erberto Carboni.

Il logo di Carboni rappresentava in modo geometrico un uovo sodo tagliato a metà e stilizzato per mezzo di due forme ovali ed ellittiche, una di colore bianco e l’altra di colore rosso, a ricordare l’albume e il tuorlo, all’interno del quale era poi inserito il lettering “Barilla”. Un uovo che identificava la tradizione tutta emiliana delle sfoglie e che divenne portavoce del Made in Italy.

Il nuovo logo e il Rebranding Barilla

Il nuovo logo di Barilla è un logo più aperto, che elimina i confini e libera l’impiego svincolandosi dalla chiusura dell’ovale, che rimanda più a forme anni ‘80. Il tutto completato dal payoff “dal 1877” in cui viene esplicitata una data per dare più valore all’esperienza e storicità dell’impresa. Interessante anche notare come la morbidezza della data richiami la curvatura dell’ex uovo di Carboni.

Un nuovo look più pulito e minimal, certamente una risposta a problemi di UX e usabilità per diversi device. 

Il font è leggermente più squadrato e mantiene l’inclinazione che dà un certo dinamismo all’azienda.

La variazione cromatica invece passa da un blu che infondeva nel target tranquillità, affidamento, fiducia, “sostituito” dal pay-off che comunica al potenziale consumatore che “di noi ci si può fidare”.

Ora domina il rosso, un rosso carminio che sembra quasi retrò e si riaggancia ai valori della tradizione creando un maggior contrasto con il bianco.

Una scelta non azzardata dato che da sempre il rosso nel settore food è un must perché psicologicamente tende a stimolare una sensazione di appetito e allo stesso tempo “spinge all’azione immediata”. In questo caso, nelle speranze della Barilla, all’acquisto da parte del proprio target.

Dove lo avevamo già visto

Il nuovo logo però riprende a livello di font una sua versione calcistica.

Barilla fu lo sponsor ufficiale della Roma per più di un decennio, dal 1981 al 1994, diventando di fatto una parte integrante della squadra capitolina. Con il logo della multinazionale i giallorossi conquistarono lo scudetto del 1983 e varie Coppe Italia mentre Barilla sfruttò a suo favore la collaborazione accrescendo la popolarità grazie ai tanti campioni in squadra, tra cui, trai le più noti Paulo Roberto Falcao.

La scelta di Barilla

Barilla con questa scelta dalle tendenze minimaliste per il suo Rebranding sembra manifestare la volontà di aprirsi a nuovi settori dando priorità all’anzianità dell’azienda piuttosto che al perdurare del marchio stesso.

Con la caduta di Buitoni, tinteggiandosi di rosso, dei colori del naming dell’azienda concorrente, Barilla afferma la supremazia di mercato, non solo di pasta ma anche di sughi e altri prodotti di largo consumo.

Non bisogna dimenticare che Barilla resta una multinazionale che fa acquisizioni e ormai ha un mercato Internazionale di oltre il 57%. E mentre il mercato internazionale sale di diversi punti quello italiano scende. Un refreshing del logo di questo tipo sembra quindi essere legato a ragionamenti di equity su scala globale. Per noi Barilla è l’uovo, i 3 colori e tutto il resto, ma per i giovani mercati in giro per il mondo potrebbe aver bisogno di maggior sintesi e di raccontare un brand fatto di storia e non più di ingredienti.

Ulteriori conferme potranno arrivare con la presentazione ufficiale del rebranding Barilla, insieme all’annuncio di altre novità, che è prevista per il prossimo mercoledì 26 gennaio.

Roberta Michilli

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Roberta Michilli

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