Con oltre 640mila soci, circa 3600 dipendenti e cento punti vendita, Unicoop Tirreno è una delle più grandi cooperative di consumatori in Italia. L’ing. Piero Canova, direttore generale della cooperativa, condivide la sua visione sul futuro e sulle reazioni che la GDO ha manifestato durante l’emergenza Covid-19.

Come la GDO ha affrontato l’emergenza Covid-19 ?

Con una attenta lettura delle ordinanze e delle raccomandazioni per garantire un servizio affidabile, completo e soprattutto sicuro per clienti e dipendenti. E la creazione di un comitato di crisi interna, formato dai responsabili dei vari settori, che ha gestito e sta gestendo tutti i passaggi e le azioni. Questo significa aver investito dall’inizio della crisi oltre 1.500.000€ in attrezzature, formazione del personale e ore lavorative per garantire che le distanze di sicurezza venissero sempre mantenute.

Unicoop Tirreno ha sempre operato con uno standard di saturazione dei propri negozi che consente di rispettare la direttiva più stringente dell’ OMS che raccomanda 1,82m di distanziamento tra i clienti. Oltre il 70% del personale di sede è oggi in smart working. Il risultato è stato che solo 6 casi di contagio si sono verificati in oltre 3700 dipendenti su 3 regioni (Toscana, Lazio e Umbria) in due mesi.

Che impatto ha avuto sulla clientela e sul personale?

Sulla clientela l’impatto è variato con il procedere dell’emergenza. Da una fase iniziale di acquisti emozionali di emergenza ad un cambiamento di orari e di giorni di picco nella settimana, allo spostamento dai banchi serviti al libero servizio, alla ricerca di beni di difficile disponibilità quali disinfettanti, guanti, mascherine, alcool, ecc.

Il personale in tutto questo ha operato con una professionalità e dedizione veramente encomiabili consentendo ai clienti ed a se stessi di avere la sensazione di operare in un ambiente “sicuro”.

Come cambierà l’offerta della GDO?

Presto per trarre conclusioni definitive ma pensiamo che il format degli ipermercati, dal quale Unicoop Tirreno era già uscita un anno fa, ha ricevuto un ulteriore durissimo colpo. L’ online ha avuto una crescita esponenziale; una quota di questa crescita resterà legata a questa modalità di acquisto. La prossimità -intesa come localismo- avrà un peso sempre maggiore.

Quali strategie future dobbiamo attenderci dalla Coop?

Le crescite nei fatturati che continuiamo a misurare ci mostrano che la strada intrapresa nel rispetto dell’ambiente, dei fornitori, del benessere animale, della qualità della nostra offerta, del nostro reale coinvolgimento nella vita sociale del nostro paese, è quella giusta.

A cominciare dalla presenza di mascherine, disponibili in quantità importanti sui nostri scaffali a 0,50€ ivate e dall’aver vinto la gara del comune di Roma per 44.000 confezioni di generi di prima necessità da distribuire alle persone in difficoltà, sapere di aver intrapreso il percorso più giusto, ci fa continuare con una convinzione ancora maggiore nel nostro operato.